Spesso noi adulti davanti a un silent book tendiamo a esitare. “Dove sono le parole? Come si legge? E adesso chi mi dice cosa devo dire?”. Sono molte le ragioni per si verifica questa dinamica interiore, suffragate anche da queste parole di Marcella Terrusi:
“ […] il silent book sceglie di raccontare per immagini su un supporto, il libro, da cui tutti si aspettano parole. Con un’iniziale infrazione di aspettativa, con un gesto estetico che agisce per sottrazione, il libro muto chiede al lettore di rivedere e sospendere le proprie aspettative, guardare, ricordare, collegare, sentire, mettere da parte per un momento il linguaggio delle parole e ascoltare un racconto per gli occhi”.
1 Terrusi, Marcella. Meraviglie mute : silent book e letteratura per l’infanzia. Roma Carocci, 2017, p. 84
Sono “Spaesanti, sorprendenti, irriducibili” (Terrusi, p.74). Ecco perché, se leggere è un gesto già in sé sovversivo, leggere libri senza parole è una rivoluzione ulteriore che, ancor più, aiuta a vivere meglio anche fuori dalla carta.
Ecco le mie dieci ragioni per cui i silent book sono un nuovo “stile di vita”:
- Come la realtà stessa chiedono di saper stare nell’incertezza, di accogliere l’imprevisto, di non sapere tutto e subito, di non sapere affatto.
- Stimolano a sedersi, persino comodamente, nel non-senso, almeno finché ce ne fosse bisogno e anche oltre, come dimensione ludica ed esistenziale implicita nell’esperienza umana di vita
- Invitano a costruire il senso delle cose con curiosità, apertura e fiducia, senza aspettarsi né pretendere una verità e una risposta univoche, ma giocando piuttosto con le informazioni necessariamente lacunose che il mondo rende disponibili, a chi si rende disponibile a coglierle.
- Distolgono dall’egocentrismo, suggerendo il vantaggio che si ottiene nelle relazioni umane quando si accolgono le altrui visioni e interpretazioni del mondo senza giudizio, nè pretesa di assolutismo.
- Mostrano chiaramente la gioia che deriva dal saper osservare, ascoltare e riconoscere nella realtà i contenuti sensoriali ed emotivi che la abitano.
- Ricordano il lusso di poter a volte camminare nelle cose con calma, senza fretta, alla ricerca di un proprio senso del mondo che sia vivido, autentico, divertito, innamorato.
- Spostano lo sguardo nel momento presente, concentrando l’attenzione nell’unico istante nel quale valga la pena stare, dando al contempo valore alle competenze raggiunte finora grazie al passato, e alle prospettive che indagano il futuro.
- Dicono che la lettura dei libri è una meravigliosa esperienza di lettura del mondo stesso, in un dialogo costante tra la finzione narrativa e la narrazione che quotidianamente la realtà svela ai nostri sensi.
- Fanno promesse, e non deludono.
Per approfondire ulteriormente questo tema ci vediamo il 30 marzo dalle 17:30 al corso: LIBRI ZITTI CHE PARLANO. ALLA SCOPERTA DEI SILENT BOOK.