𝑼𝒏 𝒄𝒐𝒓𝒔𝒐 𝒔𝒖𝒍𝒍𝒆 𝒆𝒎𝒐𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒏𝒆𝒊 𝒍𝒊𝒃𝒓𝒊? 𝑬𝒄𝒄𝒐𝒎𝒆, 𝒆 𝒗𝒊 𝒅𝒆𝒍𝒖𝒅𝒆𝒓𝒂̀. Ecco perchè.
 
Vi deluderà perché non troverete soluzioni ai problemi che ci sembra di vivere insieme ai nostri bambini e bambine. Anzi, l’idea portante è che in realtà quelli non sono nemmeno problemi, ma solo situazioni.
 
Forse vi deluderà perché in questo corso vi parlerò di alcuni libri semplici, ma mai banali. Non troverete quei prodotti editoriali che vogliono appiattire l’esperienza emotiva umana, assecondando il bisogno (seppur lecito) degli adulti di essere rassicurati.
 
Non ci saranno libri che vogliono spegnere i bambini. Troverete sì qualche libro sulle emozioni, ma scelti tra quelli in cui possiamo leggerle secondo una prospettiva onesta, immaginativa, creativa, giocosa.
 
Troverete anche qualche libro tematico, per esempio sulla rabbia o sulla tristezza, ma selezionati tra quelli la cui prospettiva conduce il lettore all’identificazione priva di giudizio, allo specchiamento catartico, alla poetizzazione delle dinamiche interne a ogni essere umano. Libri che, pur essendo finzione narrativa, di fatto non mentono.
 
Allora forse questo corso alla fin fine non vi deluderà, perché mi impegnerò per farvi incontrare libri belli, che non sono affatto progettati a tavolino per parlare di emozioni, ma dentro ai quali emozioni più o meno perturbanti semplicemente viaggiano, smuovono, sussurrano, cantano o gridano il loro diritto di esistere.
 
Ecco, tra gli altri, quattro libri di cui vi parlerò:

Quattro capolavori nei quali è possibile riconoscere un mondo emotivo molto più ricco di quello che spesso noi adulti siamo pronti a vedere.

Quattro “zone scomode”, forse. Ma l’idea è che, se impariamo a camminarci dentro tra le pagine dei libri, ci sarà decisamente più facile leggerle, riconoscerle, accoglierle e accudirle nel mondo vero, quello fuori dalla carta, quello nel quale i nostri figli ci chiedono di restare al loro fianco con amore, dedizione, curiosità e rispetto.

Quattro “contesti emotivi” diversi tra loro eppure così simili nel desiderio di essere onesti, limpidi come vetri. Libri che invitano lettori e le.ttrici di età tra le più disparate a porsi qualche domanda in più, e avventurarsi nei meandri di risposte non sempre immediate, univoche, facili, assolute. Dunque, in poche parole, libri che ci invitano alle Buone Domande.

Quattro occasioni di scambio tra adulti con se stessi, e con bambine, bambini, ragazze e ragazzi tra loro. Occasioni da non perdere perché sarebbe un vero e proprio peccato! Il mondo emotivo delle storie è ricco tanto quanto quello umano, altrettanto variegato, inafferrabile, affascinante. Altrettanto vero. L’unica differenza tra i due luoghi è che il mondo emotivo umano è ineludibile, mentre quello delle storie sì, possiamo tranquillamente ignorarlo, dimenticarlo, evitarlo. Ma siamo sicuri che sia una buona idea?

Ne parleremo qui:

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