Quattro capolavori nei quali è possibile riconoscere un mondo emotivo molto più ricco di quello che spesso noi adulti siamo pronti a vedere.
Quattro “zone scomode”, forse. Ma l’idea è che, se impariamo a camminarci dentro tra le pagine dei libri, ci sarà decisamente più facile leggerle, riconoscerle, accoglierle e accudirle nel mondo vero, quello fuori dalla carta, quello nel quale i nostri figli ci chiedono di restare al loro fianco con amore, dedizione, curiosità e rispetto.
Quattro “contesti emotivi” diversi tra loro eppure così simili nel desiderio di essere onesti, limpidi come vetri. Libri che invitano lettori e le.ttrici di età tra le più disparate a porsi qualche domanda in più, e avventurarsi nei meandri di risposte non sempre immediate, univoche, facili, assolute. Dunque, in poche parole, libri che ci invitano alle Buone Domande.
Quattro occasioni di scambio tra adulti con se stessi, e con bambine, bambini, ragazze e ragazzi tra loro. Occasioni da non perdere perché sarebbe un vero e proprio peccato! Il mondo emotivo delle storie è ricco tanto quanto quello umano, altrettanto variegato, inafferrabile, affascinante. Altrettanto vero. L’unica differenza tra i due luoghi è che il mondo emotivo umano è ineludibile, mentre quello delle storie sì, possiamo tranquillamente ignorarlo, dimenticarlo, evitarlo. Ma siamo sicuri che sia una buona idea?
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