Chi arriva ultimo vince.

Il connubio perfetto tra illustrazioni e comunicazione è rappresentato dai silent books: una categoria specifica di albi illustrati, che raccontano per sole immagini. Il loro potere evocativo è enorme perché, se è vero che un’immagine vale più di mille parole, ecco che i silent books, per quanto silenziosi, parlano. Parlano eccome.

Un esempio lampante è rappresentato da La gara delle coccinelle, ideato da Amy Nielander, edito da Terre di Mezzo.

Qui troviamo centinaia e centinaia di coccinelle rappresentate a grandezza naturale, tutte minuziosamente caratterizzate, allineate alla linea di partenza di una gara. Al via, dalla massa si distingue una piccola, minuscola coccinella, che avanza imperterrita e irraggiungibile verso il traguardo.

La magia accade quando tutte le altre coccinelle vengono sono come risucchiate dalla piega che divide le pagine del libro, sparendo chissà dove. La piccola coccinella, giunta quasi al traguardo, si accorge di ciò che sta accadendo, si ferma, e quando sembra non esserci più alcuna speranza per le compagne di gara torna indietro e afferra la prima di una lunga serie di coccinelle salde una all’altra.

Inizia così un commovente salvataggio, rappresentato in maniera meravigliosa per gli occhi e per il cuore. 

 

Le coccinelle sono salve, ma… cosa succede? La piccola coccinella resta ancora in attesa. Di chi? E perché?

Davvero, non sarebbero state necessarie parole per raccontare questo gesto di solidarietà, amore e unione, che ricorda a grandi e piccini dove risiede il coraggio per comportarsi davvero da amici, e da eroi.

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