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A cosa servono i libri? A insegnare, a educare, a ottenere dei risultati? Oppure i libri possono (anche) servire a “diseducare”, o meglio, a guardare oltre e forse sovvertire alcune convinzioni, a mettere in discussione i valori acquisiti, e dunque a costruire un pensiero critico che sia autenticamente consapevole, libero e responsabile? L’obiettivo dell’incontro è giocare con alcuni tabù degli adulti che limitano la libertà e l’apertura nella relazione con i bambini e, di conseguenza, nei bambini stessi: cosa vogliamo davvero per i nostri figli?

A chi è rivolto: genitori, insegnanti, educatori, psicoterapeuti, bibliotecari, librai e in generale ad adulti appassionati e curiosi