L’opposto in accordo e dai discordi bellissima armonia
e tutto avviene secondo contesa
Eraclito
Perché quello di opposto o contrario è un concetto così importante per la mente umana, al punto da poter affermare che senza contrari non si può pensare?
“I contrari si imparano sin da piccoli. Dalla più tenera età scopriamo che le idee si oppongono e si comprendono le une grazie alle altre: alto è il contrario di basso, freddo è il contrario di caldo, buio è il contrario di luce. Quando cresciamo, il nostro pensiero si affina, impara a cogliere nozioni più astratte, idee più complesse, eppure continua ad avere bisogno dei contrari. Sono queste grandi opposizioni universali a strutturare la mente, a permetterle di riflettere, tanto nei bambini quanto nei grandi filosofi. Come potremmo concepire la mente senza contrapporla al corpo, l’infinito senza contrapporlo al finito, l’essere senza contrapporlo all’apparenza?”¹.
Già nel 400 a.c. il filosofo presocratico Anassagora affermava che il simile conosce il dissimile, ovvero che nessuno può conoscere il freddo senza aver fatto anche esperienza del caldo e viceversa.
L’opposizione di categorie può essere legata all’esperienza percettiva, e dunque più oggettiva (caldo/freddo, alto/basso, grande/piccolo, morbido/duro). Ma il concetto di contrario inerisce anche ambiti legati alla sfera della relatività soggettiva e/o culturale, come l’etica, la morale, il senso estetico, il ragionamento filosofico (bene/male, bello/brutto, vero/falso, giusto/sbagliato, ecc).
Oscar Brenifier, Jacques Desprès, Il libro dei grandi contrari, il Saggiatore
Divertiamoci dunque a osservare come questo concetto fondamentale possa essere esperito dai bambini anche grazie alle diverse comunicazioni dei libri e delle storie:
Leslie Patricelli, Piano Forte, Franco Cosimo Panini
In questo caso i piccolissimi hanno l’occasione di sperimentare il contrasto tra opposti nell’ambito sensoriale dell’ascolto, applicandolo anche alla sfera dei comportamenti: come faccio a fare piano e come faccio, invece, a fare rumore? Un’occasione, anche, per educare alla relativizzazione: devo fare sempre piano? Posso fare sempre rumore? Quando sì, e quando no?
Pittau, Gervais, I contrari, Il Castoro
Questo albo, uscito nel 2000 e vincitore nel 2001 del premio Andersen nella sezione 0-6 anni, regala una serie di coppie di opposti capaci di accendere nella mente dei piccoli lettori quel necessario guizzo in più del pensiero: la lettura delle immagini e la relativa comprensione delle differenze non è immediata, richiede anzi un’elaborazione di significato che svela tutto il suo acume e la sua ironia. Come può un elefante rendere il contrasto tra Grande o Piccolo, Largo o Stretto, Sinistra o Destra, Piatto o Montagnoso, Intelligente o Stupido? E quali spunti propongono questi termini antitetici? Una fonte inesauribile di idee per apprendere, creare categorie di pensiero, mettere ordine nel sistema di concetti sul mondo, per poi svincolare il “marchio di necessità” del reale, e portare il pensiero verso l’immaginazione, l’irrazionale, la fantasia.
Ancora meno immediata e dunque preziosissima è la richiesta di interpretazione a cui porta questo albo di Max Dalton. Qui, per tradurre il senso di queste locuzioni antitetiche e per coglierne l’ironia portata negli eccessi, sono necessarie alcune competenze pregresse di carattere logico o concettuale da parte del bambino.
Max Dalton, Troppo opposti, Il Castoro
E qui, a che tipo di informazione conduce questo tipo di relazione? Cosa ci suggerisce a proposito del concetto necessariamente relativo di fortuna e sfortuna?
Silvia Borando, Grande gatto, piccolo gatto, Minibombo
In questo caso, invece, il concetto di contrari e opposti è guidato da una narrazione: la relazione tra un grande gatto – con tutte le sue grandi proprietà e proporzionati grandi spazi – e un piccolo gatto – con il suo gomitolino e il piccolo tappeto dello sgabuzzino – racconta il cammino avventuroso verso l’autonomia dei piccoli, reso possibile anche dalla consapevolezza di una presenza adulta che rassicura e protegge.
Questi sono solo alcuni dei modi attraverso i quali un lettore può giocare con i concetti di opposti e contrari. Ecco una breve selezione di ulteriori, validissimi titoli:
Elisha Cooper, Gatto grande, gatto piccolo
Xavier Deneux, Gli opposti, La Margherita
¹ Oscar Brenifier, Jacques Després, Il libro dei grandi contrari, il Saggiatore