Parlare di lutto con i bambini: quali libri?

Affrontare il tema della morte e del lutto non è mai facile. Portiamo dentro di noi tutta una serie di timori e dubbi, agganciati a stati emotivi più o meno intensi, che ci portano a ritardare il più a lungo possibile il confronto con i bambini su questo argomento.

Al contempo, prima o poi il momento delle domande da parte loro arriva sempre se non, purtroppo, la necessità di affrontare l’esperienza diretta.

Dunque che fare? Per rispondere a queste domande più che lecite, rimando alla lettura del testo di Alberto Pellai e Barbara Tamborini “Perché non ci sei più?” edito da Erickson, di cui allego l’indice.

Ho selezionato alcuni libri e albi illustrati attraverso i quali è possibile confrontarsi con i bambini sul tema del ciclo della vita, della morte e dell’elaborazione del lutto.

Gina e il pesce rosso, J.Koppens, E.Van Lindenhuizen, Giralangolo

Uno dei libri più semplici sull'argomento, adatto anche a bambini piccoli, racconta l'esperienza di Gina e del suo pesciolino rosso che "ha qualcosa che non va" e "si comporta in modo strano". Gli amici di Gina cercano di capire come aiutare Pesciolino, giungendo poi alla conclusione che "Pesciolino è morto". Gina reagisce con un sussulto e si mette a piangere, e insieme ai suoi amici vanno a seppellire Pesciolino "in un posto molto speciale, dove si potrà sempre andare per pensare a Pesciolino", e dove potranno portargli tutti i giorni un po' d'acqua, che a Pesciolino piaceva tanto. Dopo aver portato l'acqua per molti giorni, gli amici si accorgono che "nel posto dov'è seppellito Pesciolino è nato un bellissimo fiore", proprio del bel colore arancione di Pesciolino. Sarà come averlo ancora un po' con loro e potranno pensare a lui con un bel sorriso.
A partire dai 3 anni.

Cos'è la morte nonnino?, Pimm van Hest, Lisa Brandenburg, Clavis

Christian, a passeggio con il nonno, desidera portare a casa un bruco chiuso in un barattolo, ma il nonno risponde che "morirebbe in fretta", cosa che turba il piccolo Christian. Questo breve episodio porta il nipotino a porre alcune domande sulla morte ("Morirai presto, nonnino?", "E io morirò?", "Cosa succede dopo la morte, nonnino?") alle quali il nonno risponde con una sincerità disarmante, oppure non risponde affatto, invitando il piccolo Christian a riconoscere dentro sé il proprio sentire sull'argomento.
Un albo estremamente utile per il confronto con i bambini, corredato di un epilogo scritto da Rebecca Dabekkaussen, terapista specializzata nell'elaborazione del lutto e della perdita.

L'isola del nonno, Benji Davies, Giralangolo

Pochi libri sanno trattare argomenti delicati come questo lasciando comunque un sorriso e una sensazione di sollievo nel cuore. Il nonno accompagna il nipotino Syd a visitare la meravigliosa isola ("posto incantevole e perfetto") nella quale il nonno intende restare a vivere per sempre. Syd è preoccupato che il nonno possa sentirsi solo, ma il nonno lo rassicura sorridendo.
Syd affronta il viaggio di ritorno navigando da solo ("Tra le onde, la nave sbatteva e sobbalzava"), ma riesce a riportare la nave a casa, sana e salva. Quando il piccolo torna nella casa del nonno trova ogni cosa al suo posto, solo il nonno non c'è più. Proprio in quel momento Syd sente bussare alla finestra, e sul davanzale trova una busta (nell'immagine a seguire). Un finale che lascia nel lettore un delicato sorriso nel cuore.

Il cuore e la bottiglia, Oliver Jeffers, ZooLibri

"C'era una volta una ragazza, più o meno come tante altre", piena di domande e meraviglia, "finché un giorno, trovò una sedia vuota". Non sapendo bene come reagire, "la ragazza pensò che la cosa migliore fosse mettere il suo cuore in un posto sicuro". Così lo rinchiuse in una bottiglia. Sebbene questo sembrasse sistemare le cose, "in realtà, niente era come prima".
Questa storia racconta il desiderio di riuscire a riappropriarsi della voglia di emozionarsi e sorridere, anche dopo che il proprio cuore subisce un duro colpo, e ricorda come grazie alla semplicità dell'amore e della connessione tra esseri umani sia possibile ricominciare a vivere con gioia.

Il buco, Anna Llenas, Gribaudo

Giulia è una bambina felice e serena, che a un tratto si ritrova con un buco nella pancia. Attraverso questo buco passa il freddo, escono mostri, e Giulia cerca di chiuderlo utilizzando vari tipi di tappo, alcuni buoni (il calore del proprio gatto), altri ingannevoli e pericolosi (regali, dolci, premi), che, anziché chiudere il buco, non facevano altro che allargarlo. Giulia decide dunque di smettere di cercare una soluzione al problema e si lascia andare alla disperazione. E' in quel momento che sente una voce suggerirle: "Smetti di cercare fuori, cerca dentro di te..." e Giulia, dapprima perplessa, si rende conto che da quello stesso buco che la metteva in difficoltà, può far uscire parole, colori, melodie, "mondi meravigliosi che non aveva mai immaginato".
In questo racconto si affronta il delicato argomento della rinascita e di come anch'essa passi per una presa di responsabilità personale, rappresentando un'opportunità di connessione con il proprio mondo interiore e con il resto dell'umanità.

E poi viene il momento, P. Baccalario, A. Pirolli, Salani

In questo albo meraviglioso vengono rappresentati i momenti che scandiscono il ciclo vitale di ogni essere umano: diventare grandi, fare progetti con fiducia nel futuro, conoscere cose e persone nuove, fare grandi promesse. Tutto questo si ripete, in maniera diversa, nella vita di ciascuno, ed è vero tanto per il bambino, quanto per l'anziano: la vita è un processo, nel quale si nasce, si cresce, si cambia, "... e poi viene il momento", come la natura vuole per ogni essere vivente.
Pochissime parole, legate a doppio nodo con illustrazioni cariche di significato e impatto emotivo: un capolavoro.

Polvere di stelle, S. Bordiglioni, Einaudi Ragazzi

In questo libro ritroviamo tutta la leggerezza di una dialogo verosimile tra madre e figlio, nel quale ci si confronta sul ciclo della vita attraverso parole altamente rassicuranti e cariche d'amore. La vita è cambiamento, sia per l'individuo singolo che per il processo evolutivo del mondo, ma nonostante questo nulla potrà mai mettere in discussione il legame imperituro che unisce un figlio con i propri genitori.
Una lettura che commuove e fa sorridere, adatta dai 6 anni in poi.

L'anatra, la morte e il tulipano, Wolf Erlbruch, e/o

Wolf Erlbruch è un autore che sorprende per la sua capacità di affrontare sia temi ludici ("Chi me l'ha fatta in testa?" edito da Salani) che profondamente complessi, come in questo albo illustrato. Qui siamo spettatori di un dialogo, contemporaneamente amaro e leggero, tra un'anatra e la Morte. "Chi sei? Perché mi strisci alle spalle?" chiede la prima. "Finalmente te ne sei accorta" risponde l'altra. "Io sono la Morte".
Sembra proprio una bella amicizia, la loro, lungo un percorso che accompagna verso l'ineluttabile, naturale, epilogo della storia, e della vita. Un albo da usare con cortesia, per portare al bambino questo tema delicato in modo esplicito e tangibile, ma al contempo poetico e astratto.

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