#filoconduttore: un libro per l’adulto e uno per il bambino

Ogni volta che apro un libro di Wayne W. Dyer, al momento di richiuderlo non sono mai la stessa persona di prima.

Bastano tre minuti, anche solo una manciata di righe, il risultato è sempre lo stesso: mi ritrovo spostata in avanti.

Come disse Oliver Wendell Holmes: “Quando la mente dell’uomo aderisce a una nuova idea, non ritorna mai alla dimensione originaria”.

Leggete voi stessi:

“Anche voi, nella vostra vita, vedete essenzialmente ciò in cui credete. Se, per esempio, credete fermamente nella scarsità, vi pensate regolarmente e ne fate il fulcro delle conversazioni, sono assolutamente certo che ne vedete moltissima nella vostra vita. D’altro canto, se credete nella felicità e nell’abbondanza, se non pensate che a questo, ne parlate con tutti e agite di conseguenza, è assolutamente certo che vedete ciò in cui credete”.

Questo è vero che vogliate crederci o meno. Sono leggi universali che agiscono indipendentemente dall’opinione che abbiamo di esse, anche se stiamo girati di spalle e continuiamo imperterriti a sostenere che «credo solo in quel che vedo».

I primi a darci una lezione di vita su questa faccenda sono, come spesso accade, i bambini.

Date loro un libro con disegnate due macchie colorate che interagiscono e fatele diventare una storia di amicizia e inclusione (v. Piccolo blu e piccolo giallo); leggetegli una storia dove gli animali sono dei cerchi colorati che marciano su semplicissime tracce grafiche (v. Orso, buco!); invitateli a premere dei pallini dipinti su una pagina per scoprire cosa succede subito dopo (v. Un libro), o a chiamare per nome il disegno di un gattino promettendogli che si sveglierà (v. Il libro gatto).

 

Ebbene, cosa accade?

MAGIA.

La magia non è quella delle fate, né di prestigiatori e stregoni.

La vera magia è quella realizzabile, che passa per la capacità di indirizzare pensieri, parole e azioni nella direzione di una vita desiderabile.

La vita che, se non auguriamo a noi stessi, almeno augureremmo ai nostri figli.

Come si fa, quindi?

Il primo passo è rendersi consapevoli del potere delle parole.

Le parole sono lo strumento più potente che abbiamo a disposizione per iniziare a cambiare il nostro mondo interiore, e quello esterno di conseguenza.

E’ un circolo virtuoso.

Ciò che vediamo del mondo esterno è lo specchio di quel che pensiamo di lui, e questo ci porta ad agire in un modo anziché in un altro, rendendo effettivamente quel mondo aderente al nostro pensiero.

Se ciò che voglio vedere della vita è pessimo, pessimo sarà quel che farò di quella stessa vita. Se vorrò vedere il meglio, il meglio arriverà da sé.

 

“Mantieni i tuoi pensieri positivi perché i tuoi pensieri diventano parole.

Mantieni le tue parole positive perché le tue parole diventano i tuoi comportamenti.

Mantieni i tuoi comportamenti positivi perché i tuoi comportamenti diventano le tue abitudini.

Mantieni le tue abitudini positive perché le tue abitudini diventano i tuoi valori.

Mantieni i tuoi valori positivi perché i tuoi valori diventano il tuo destino”

Mahatma Gandhi

Davvero tutto parte dall’iniziare a vedere figure animate laddove ci sono solo pallini?

No.

Tutto parte della capacità di non smettere mai di farlo.

Per un bambino è gratificante riconoscere che lui è parte attiva della lettura di un libro e che succedono esattamente le magie che desidera. Lui ci crede, e le vede.

E per un adulto, quanto gratificante sarebbe iniziare a sentirsi parte attiva della vita che vive, vedendo accadere esattamente le aspettative, i sogni e le speranze che desidera per sé?

Chi ci crede, le vede.

Magia.