Basta poco per fare la differenza: il punto di vista di Tya, 7 anni
“Un bambino ha piccole mani, piccoli piedi e piccole orecchie, ma non per questo ha idee piccole…”
(Beatrice Alemagna- Che cos’è un bambino?, Topipittori).
Non c’è modo migliore per iniziare la mia rubrica con una citazione tratta dal libro che ho conosciuto grazie a Irene al percorso Leggimiprima…
La mia primogenita di 7 anni, un giorno mi ha chiesto cosa potesse fare per aiutare la natura… le ho suggerito di scrivere su un foglio tutte le idee che le venivano in mente e così, munita di fogli e matita ha iniziato a scrivere… e quando ha finito ha espresso il desiderio che io condividessi queste parole a quante più persone possibile…
Così eccomi qui a trascrivere i suoi pensieri e a trarne spunto per la rubrica, che come obiettivo principale ha quello di raccontare la mia scelta di vita e i valori in cui credo, aver modo di conoscere e magari ispirare altre persone che, come me si chiedono come possono contribuire per rendere il pianeta un posto migliore…con piccoli passi che però fanno la differenza e con la consapevolezza che ogni gesto conta.
“Prima di tutto dobbiamo farci alcune domande (e su questo si sa, i bimbi sono esperti).
Perché siamo qui, per aiutare la natura o per ostacolarla?
E’ più importante ascoltare gli altri o il nostro cuore?
Essere in competizione e ricattare o unirci e collaborare?
Perché inquiniamo la natura? La natura è tutto ciò che abbiamo, senza di lei non potremmo vivere e quindi è la cosa più importante, più del lavoro… (e allora perché non dedicare almeno un po’ di attenzione ad essa)
Cosa significa secondo te rispettare la natura?
E di seguito ecco alcuni suggerimenti da adottare, perché ognuno di noi può’ fare qualcosa per lasciare il nostro pianeta un posto migliore… ci bastano dei piccoli gesti quotidiani come per es.:
evitiamo di acquistare la plastica
evitiamo di lasciare i rifiuti ovunque
raccogliamo i rifiuti che vediamo per terra (ti basta avere sempre a portata di mano – leggi nella borsetta della mamma o in tasca del papa’- un sacchetto e dei guanti)
chiudiamo con attenzione i bidoni dell’immondizia (per non farla volare in giro…)
se non è strettamente necessario, evitiamo gli spostamenti con la macchina, con la moto, l’aereo, l’elicottero e con il razzo (si, con il razzo… perché se le macchine inquinano, figuriamoci i razzi… adoro il ragionamento dei bimbi)
mangiamo frutta e verdura di stagione (e la acquistiamo dai produttori locali, senza imballaggio e non trattata con pesticidi)
diminuiamo il tempo davanti alla tv, ai telefoni e ai dispositivi elettronici in generale… spegniamo il “WI FI” per diminuire “le onde” sia per la natura che per noi, perché ricordiamoci che facciamo parte della natura anche noi
non gettiamo le sigarette per terra, anzi direi che se ci saranno meno persone che fumano, il virus andrà via prima, quindi se siete d’accordo semplicemente non fumate più (e anche in questo caso mi stupisco della semplicità con la quale i bimbi riescono a fare questi ragionamenti, che tra le righe implicano quanto sia importante mantenere un sistema immunitario sano, per evitare di ammalarsi…)
rispettiamo la natura e prendiamoci cura di lei e di noi stessi…
è molto importante essere grati per ciò che la natura ci offre (ed in generale per ciò che abbiamo)
prendiamoci del tempo per immaginare/visualizzare l’acqua e l’aria pulita (e noi in completa sintonia con la natura… perché viverlo nella nostra mente è il primo passo per raggiungere ogni traguardo)”.
Tya Vitez – trascritto e commentato da mamma Sara
Alcune proposte per parlare di ecologia con i bambini:
Segui le idee di Sara nella sua rubrica:
#bastapoco