Durante gli incontri con gli adulti spesso mi diverto a chiedere: “Quanti di voi ancora hanno paura a dormire con il braccio a penzoloni giù dal letto?”. La risposta è sorprendente: MOLTI! Me compresa.
Questo per dire che le paure dei bambini sono vive e vegete, dentro e fuori i confini dell’infanzia. Incontrarle nella letteratura, leggerle nelle ansie e nelle angosce dei personaggi, vederle nero su bianco nelle illustrazioni dei libri, è una risorsa di inestimabile valore. Questo non già per risolverle, ma per sentirsi dire che no, non siamo soli.
E’ quello che succede in “Apnea”, libro di Brian Freschi con i disegni di Marco Valducci, edito da Pelledoca.
Un racconto illustrato nel quale il protagonista è alle prese con un mostriciattolo aggrappato ai capelli che, notte e giorno, non lo lascia mai in pace. E in quei momenti il respiro viene meno, la voglia di parlare e giocare anche, insomma, tutto sembra essere inghiottito dalla paura.
Ma è davvero così? La paura è un’emozione anomala, da rifuggire e ignorare, oppure è qualcosa di normale, di tutti, che affianca ogni fase della nostra vita e, come ogni emozione, nasconde segreti e risorse?
Leggi un estratto del libro
Oggi Brian e Marco ci parlano di questo loro libro, raccontandoci come è nato, a chi si rivolge e quali sono le storie (a tratti reali!) che ci stanno dietro.