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Le filastrocche, gli scongiuri, gli spot pubblicitari, le preghiere, i rap, gli slogan degli stadi, le tiritere dei giochi… Lo dice il suo nome in greco: “poiesis” viene dal verbo “poièo”, “io faccio”: LA POESIA FA. Fa piangere quando serve piangere, ridere se serve ridere, sfogare (sfuocare) la rabbia, comprendere ciò che ci accade, giocare, difendersi, offendere, comprare, sperare e pulire il sistema. Ma FA BENE solo quando è FATTA BENE, altrimenti al meglio non fa niente, al peggio fa passare la voglia di poesia, e magari di libri. Parleremo di questo bene, di questo niente e di questo male in una carrellata di esempi in voce, testo, immagine, audio e video di rime e versi dell’autore, di altri poeti e dei bambini stessi, tratti da una stupenda collezione di filastrocche orali originali registrate dall’autore nelle scuole d’Italia.


Bio: Bruno Tognolini è uno scrittore “per bambini e per i loro grandi”, autore di libri (55 titoli coi maggiori editori nazionali), TV (4 anni Albero Azzurro e 11 Melevisione), teatro, saggi, canzoni e opere digitali. È anche poeta ramingo, in giro per l’Italia da trent’anni per incontrare i lettori bambini e adulti. I suoi pochissimi romanzi hanno vinto bei premi, le sue moltissime filastrocche girano scuole e case d’Italia, i suoi libri hanno venduto in Italia, solo con Salani, oltre centomila copie.